The manuscript for the animated short, The Lost Little Caterpillar, in Italian
Tradotto dall’islandese da Paolo Turchi / Translation by Paolo Turchi
From Il piccolo bruco smarrito:
Narratore:
Un giorno di non molto tempo fa, sulla minuscola foglia di un alberello, ebbe luogo una piccola avventura. Su questa fogliolina si trovava un piccolo bruco, che quel giorno aveva appena aperto gli occhi per la prima volta. Era una creaturina dolce e delicata, senza dubbio l’esserino più minuscolo di tutto il giardino. Tutto è così bello qui, pensò.
Bruco:
Questo dev’essere il più bel giardino del mondo.
Narratore:
Il bruchino si rese conto di essere terribilmente affamato. Fiutando l’aria del giardino sentì lo svariato profumo dei fiori e degli alberi. Ma c’era un odore migliore di tutti gli altri: quello di una foglia. Era deliziosa e succulenta.
Bruco:
Quanto è bella la vita.
Narratore:
... pensò il bruchino masticando, masticando. Un bel giorno, mentre il bruco mangiava la sia foglia del mattino, gli pervenne la voce antipatica di qualcuno sopra la sua testa.
Coccinella:
Perbacco, perdinci, per tutti i numi! Non è poco quel che riesci a masticare! Vuoi per caso divorare tutto l’albero? Non sai proprio trattenerti?
Bruco:
Trattenermi? Che significa?
Coccinella:
Santi numi! Credi forse di essere l’unico insetto di questo giardino?
Bruco:
Che cos’è un insetto?
Coccinella:
Stupidotto, non lo sai? Guardami. Io sono una coccinella. Cioè un coleottero. Ammira i miei stupendi gusci rossi. Sono i più belli al mondo.
Bruco:
Eh sì, sono proprio belli.
Coccinella:
E sotto, le vedi le ali? Guarda!
Bruco:
Che spettacolo! Dove posso trovarne altre così?
Coccinella:
Poverino! Ce l’ho dalla nascita, ovviamente! Chi invece non ha le ali è un verme, mentre noi che le abbiamo siamo insetti superiori. E siamo noi che dettiamo legge in questo giardino. Voi, bestioline, dovete fare quel che vi comandiamo noi. Ora ti dico: smetti di abbuffarti, altrimenti... è già da un po’ che ti tengo sott’occhio. Mangi a quattro palmenti e sei diventato grasso e brutto da far scandalo!
Bruco:
Sono ... io ... brutto?
Coccinella:
Sei il più brutto dell’intero giardino! E di altri giardini! Ora non ho più tempo da perdere in chiacchiere. In veste di insetto superiore e di sorvegliante generale di questo giardino, ti proibisco di mangiare più di una foglia al giorno. È un ordine!
Narratore:
Adesso il piccolo bruco non aveva più voglia di guardare i fiori, gli alberi e il cielo.
Bruco:
Tutto è bello ... fuorché io!
Narratore:
... disse tristemente. Quasi non osava più mangiare, per timore della coccinella. Salvo la notte, dopo il tramonto del sole, quando nessuno lo poteva vedere. Ma pur tentando di mangiare di meno, il piccolo bruco continuava a crescere e ad ingrossarsi, e le foglie cominciavano a cedere sotto il suo peso. E una notte, mentre dormiva, capitò quel che doveva capitare!