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íslenska

Nero oceano

Nero oceano
Author
Stefán Máni
Publisher
Óskráð
Place
Year
2011
Category
Italian translations


The Novel Skipið (The Ship) translated to Italian by Allesandro Storti. Publisher: Marco Tropea.



From the book:



Sul lato anteriore del tetto del ponte di comando, Rúnar si regge con tutt´e due le mani alla ringhiera bagnata. La nave si inclina oltre la cresta di un´onda gigantesca, per poi risalire sulla successiva. Verso sud, banchi di nubi color antracite planano sul mare, mugghiando come tori infuriati e scagliando folgori in ogni direzione. Il vento frusta la nave, agita l´oceano e porta lacrime salate agli occhi del nostromo, che stringe la presa intorno al metallo ghiacciato, mentre il suo sguardo si perde nel vuoto.



«Perchè non ho fatto il muratore?» grida, ma il vento soffoca le sue parole e le disperde lontano. «Perchè?»



É liberatorio, gridare quando nessuno sente. Rúnar è sulla cima del mondo visibile, e ride in faccia alla spaventosa burrasca che si riversa a velocità folle sui marosi, e che entro un´ora si abbatterà sulla nave.



Ma non ride nè forte nè a lungo. Non ha la minima voglia di ridere, lui. Ne ha soltanto avuto l´impulso, è stata la prima cosa che gli è passata per la mente, per non uscire di senno sotto il peso dei pensieri confusi che si accumulano come nuvole nella sua testa, addensando una forza negativa. La risata è servita ad allentare la tensione, a evitare il collasso del sistema nervoso, nel momento in cui Rúnar ha trovato ciò che più temeva:



Cavi tranciati.



Qualcuno ha sabotato il radar e il ricevitore satellitare.

A bordo c´è uno stronzo. Un criminale. Un sabotatore.



Ma chi può essere?



«Porca di quella troia schifosa!» Si aggrappa con tutte le sue forze alla ringhiera mentre la nave scala un´onda alta quanto il monte Esja. Il vento cessa per qualche istante, per poi investire violentemente il nostromo in pieno petto nel momento in cui la nave raggiunge la cresta. Rúnar abbassa lo sguardo e nota le strische di ruggine intorno alle ringhiere, alle saldature e alle commessure, e sopra i boccaporti che chiudono la stiva. Da troppo tempo le condizioni atmosferiche non permettono i lavori esterni, e le forze della natura fanno in fretta a prendere il sopravvento, se si rinviano gli interventi di manutenzione. Sará il caso di portare al più presto la nave in un bacino di carenaggio, prima che cominci ad assomigliare al relitto di una bagnarola russa. Rúnar stacca la mano destra dal parapetto e osserva il palmo del guanto: è rosso di ruggine. Nel giro di qualche settimana, la Per se avrà assunto piú og meno lo stesso colore di una foglia avvizzita.



Ma il lavoro di pittura dovrà attendere momenti migliori: c´è una burrasca in avvicinamento, e l´equipaggio ha questioni ben più gravi a cui pensare.



C´è un criminale a bordo. Uma mela marcia in um barile arrugginito.



(158-159)


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